28 settembre 2008

PERSONAGGI CURIOSI


Palio di Luglio 1978. Alla Torre toccò Umorista, soggetto all'esordio considerato dagli addetti ai lavori non certo eccellente come i vari Panezio, Rimini ed Urbino (che in quest'occasione vincerà il suo primo palio con Bastiano per la Selva), ma comunque un barbero da palio. La Torre, che aveva come fantino di contrada Spillo, affidò allo stesso il compito di montare il cavallo. Tutto liscio fino alla Prova Generale quando Pinelli cadde a S.Martino infortunandosia tal modo da non poter correre il palio l'indomani. Essendo chiuse tutte le monte valide dato anche il fatto che prima oltre ai nomi noti, non si aveva un parco fantini eccelente, l'unica soluzione era quella di montare un esordiente. Si trovò tale Albo Corchia, grossetano, che a Siena aveva corso un paio di prove e qualche batteria. Tutta la sera i componenti della stalla cercavano di spiegare con i barberi i nomi delle contrade che Corchia neppure sapeva. Benchè passarono ore il fantino non aveva ancora imparato una contrada. Sicchè, il vice-barbaresco spazientito, prese il barbero dell'Oca e disse: "Senti, se vuoi nerbà qualcuno, nerba il bianco e verde!". Venne soprannominato Primula Rossa. Il 2 Luglio piovve ed infatti oltre al palio non venne effettuata nemmeno la provaccia. Dunque si arrivò al 3 Luglio e Primula Rossa non aveva mai provato questo cavallo. Nell'entrone i giubbetti, pantaloni e zucchini delle dieci erano posti sotto le rispettive colonne. Primula Rossa si infilò i pantaloni della Chiocciola, il giubbetto del Drago e lo zucchino della Pantera. Tra le risate generali degli altri fantini e barbereschi il barberesco torraiolo dopo avergli tirato una botta in testa dette al Corchia il vestiario con cui doveva correre e chiese spiegazioni sul perchè si fosse messo vestiario di altre contrade. Lui rispose che trovava i pantaloni della Chiocciola e il giubbetto dragaiolo più attillati sostenendo che gli stessero meglio cose attillate che larghe. Come avrete intuito il Palio andò maluccio per Salicotto. Dopo esser partito molto male Primula Rossa riuscì addirittura a cadere prima del 1°S.Martino ( davanti al palco della Torre) da ultimo pulito. UN UOMO, UN MITO.

27 settembre 2008

26 settembre 2008

Ao' c'è er compleanno do' sbellins


Vorrei ricordare ai più smemorati che domani sabato 27 Settembre dell'anno del signore 2008 il "pupone" celebra il suo 15esimo compleanno (non si direbbe). Per l'occasione ci ciberemo, bevremo, festeggieremo in Salicotto in quanto c'è la festa dell'uva!

E sempre sul tema compleanni il Bucccc ne festeggia 18 il 4 all'enoteca.

ciao.

19 settembre 2008

Ganascia


vagando per wikipedia mi sono accorto che il 2008 è l'anno del centenario della nascita di Fernando Leoni detto Ganascia mitico fantino del 900'. Ecco qui la sua biografia tratta proprio da Wikipedia.org
Figlio di un altro fantino, Domenico Leoni detto Moro, Ganascia (così soprannominato per via delle sue grandi mascelle) esordisce al Palio di Siena proprio grazie al padre. La carriera paliesca di Moro era stata discreta (2 vittorie in 18 partecipazioni) e i suoi rapporti con le dirigenze delle contrade con cui aveva corso erano rimasti ottimi: in occasione del Palio del 16 agosto 1930 decide pertanto di lanciare nella corsa senese il proprio figlio 22enne, contattando per prima la Torre, contrada con cui Moro aveva infatti vinto il suo primo Palio il 13 settembre 1910. La risposta della dirigenza di Salicotto è però negativa: Ganascia è infatti piuttosto alto e pertanto pare non avere la corporatura adatta per fare il fantino.Per nulla scoraggiato, Moro decide allora di rivolgersi alla Tartuca. La contrada di Castelvecchio non nutre grandi pretese per l'incombente carriera e, pur avendo già contattato un altro fantino (Ferruccio Funghi detto Porcino), accetta la richiesta di Moro. Ganascia può così vestire il giubbetto tartuchino e dimostra fin da subito la sua grande competenza equestre. Il giovane Leoni capisce che la Tartuca non crede di potersi affermare nel Palio per la grassezza del proprio soggetto, la cavalla Carnera: nonostante voci che la vogliano addirittura incinta, Ganascia si rende conto che la cavalla soffre di un blocco intestinale. Ordina pertanto di preparare una purga, che sortisce i suoi buoni effetti. Alle prove Carnera appare molto più veloce, anche se i problemi rimangono, specie per il nervosismo del cavallo tra i canapi. La notte precedente al palio Ganascia decide di portare Carnera in Piazza per abituarla alla mossa, ma l'imprevedibile animale disarciona il fantino, che cade rovinosamente a terra, e poi si da alla fuga. Mentre Ganascia viene trasportato in ospedale, alcuni tartuchini si mettono alla disperata ricerca di Carnera, che pare essersi volatilizzata. La Tartuca rischia seriamente di non poter partecipare al Palio l'indomani, ritrovandosi d'un tratto senza fantino e senza cavallo: fortunatamente alla mattina un passante nota la cavalla fuori Porta Romana, mentre le condizioni di Ganascia sono meno gravi del previsto, e il giovane fantino può prendere parte alla corsa.La carriera pare favorire proprio la contrada che aveva rifiutato Ganascia, la Torre, che conduce per buona parte della corsa, mentre Leoni resta ingabbiato nelle retrovie. Ma, al terzo San Martino, il fantino torraiolo Smania, in lotta con Oca e Bruco, cade trascinando con sé le due contendenti. Improvvisamente la Tartuca si ritrova seconda, dietro alla Lupa con Canapino sulla forte Lina. La lotta parrebbe impari, invece Ganascia vuol vincere a tutti i costi: affiancatosi al rivale, Ganascia lo nerba con maestria costringendolo a rallentare vistosamente e regalando alla Tartuca un trionfo che fino alla sera prima pareva utopia. Il giovane Ganascia vince all'esordio, divenendo il dodicesimo fantino della storia del Palio a riuscire nell'impresa.
Il rapporto con la Tartuca diviene immediatamente saldo. Ganascia corre un altro Palio con i colori di Castelvecchio, il 2 luglio 1931, ma stavolta non riesce ad imporsi.Tuttavia la seconda vittoria per lo scatenato giovane fantino è nell'aria. In occasione del Palio della Madonna di Provenzano 1932 (rinviato al 3 luglio per pioggia), Ganascia veste i colori dell'Onda. La contrada di Malborghetto, alleata della Tartuca (con cui, assieme ad Oca e Nicchio forma in quegli anni il un forte patto d'alleanza chiamato "TONO"), ha ricevuto in sorte l'ottima cavalla Gobba e decide di affidarla alla giovane promessa di Monticello Amiata. Ganascia ripaga pienamente la fiducia della dirigenza ondaiola: partito secondo dietro alla Chiocciola, Ganascia raggiunge il fantino di San Marco Fortunato Castiello detto Napoletano. Tra i due inizia subito un duello a nerbate, da cui con grande abilità ha la meglio proprio Ganascia. A quel punto l'Onda può volare fino al traguardo e per Ganascia è il secondo successo.
L'anno seguente è l'anno d'oro di Ganascia, che riesce nell'impresa di regalare alla "sua" Tartuca un ambitissimo cappotto. Il 2 luglio 1933 la Tartuca, che ha riconfermato Ganascia come proprio fantino, corre con un soggetto esordiente destinato ad entrare nella storia del Palio: si tratta di Folco, cavallo velocissimo che subito si affiata con Leoni. Il binomio tartuchino parte fulmineamente e in poche falcate stacca già diverse rivali. Solo una contrada riesce a tenere il passo della Tartuca: è la Lupa, che monta il grande fantino Angelo Meloni detto Picino, il quale corre quel giorno per l'ultima volta nella sua carriera. Tra i due fantini si apre una lotta a nerbate che appare come un passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo campione: Ganascia infatti, nonostante l'esperienza di Picino, resiste meglio ai colpi, grazie alla sua corporatura robusta, e fa volare l'avversario sul tufo. Liberatosi dell'ostacolo lupaiolo, Ganascia può concludere al meglio la carriera, vincendo per la terza volta, la seconda coi colori della Tartuca.
Ad agosto la fortuna bacia letteralmente la contrada di Castelvecchio, riassegnandole di nuovo Folco. La dirigenza tartuchina non ha dubbi nel richiamare Ganascia, puntando decisa al cappotto. Ironia della sorte, l'avversaria più temibile è ancora la Lupa con il velocissimo barbero Ruello, che corre con un altro giovane di belle speranze di quegli anni, Tripoli Torrini detto Tripolino. A breve il Palio diviene una lotta a due tra Tartuca e Lupa, ma anche stavolta Ganascia e Folco sono imbattibili e raggiungono primi il terzo e ultimo bandierino. A carriera conclusa esplode la gioia del popolo tartuchino, com'è inevitabile dopo un'impresa storica come quella del cappotto. Ganascia e Folco vengono acclamati da eroi e il fantino viene pure premiato con una nuova camera matrimoniale.
Gli anni che seguono sono meno fortunati per Ganascia. Nel 1936 il fantino si rende protagonista di un episodio che contribuisce ad incrinare i rapporti delle alleate Aquila e Pantera, destinate di lì a poco a divenire fiere avversarie. È il Palio del 16 agosto di quell'anno, quando la Pantera nutre grandi ambizioni di vittoria, avendo ricevuto in sorte Ruello. La contrada di Stalloreggi chiama a montare il velocissimo soggetto il giovane Corrado Meloni detto Meloncino, figlio del grande "re della Piazza" Picino, e chiede all'alleata Aquila di aiutarla nell'impresa. Quest'ultima, che corre con Ganascia su Rondinella, accetta. Le due dirigenze trascurano però un dettaglio non insignificante: i due fantini sono divisi da un forte odio reciproco. Voci popolari raccontano di una rivalità in amore tra Meloncino e Ganascia, ma il fattore scatenante dell'astio tra i due è un altro: Meloncino, infatti, non ha ancora digerito le furiose nerbate che Ganascia ha rifilato a suo padre, Picino, il 2 luglio 1932. Il giorno del Palio Ganascia non vuol saperne di aiutare l'odiato collega. Quando, al calar dei canapi, il Drago parte primo, Pantera e Aquila seguono a ruota la contrada di Camporegio. Secondo i patti, l'Aquila dovrebbe ostacolare la battistrada, cioè il Drago, permettendo alla Pantera di scattare indisturbata, ma Ganascia si avventa su Meloncino e lo fa cadere a suon di nerbate, lasciando così via libera al Drago che si aggiudica la vittoria. Nel dopo Palio ovviamente gli inferociti e delusi panterini cercano Ganascia, difeso però dai contradaioli dell'Aquila: tra i due popoli si apre così una furibonda rissa, che comunque non provoca (per il momento) la rottura dell'alleanza.
Nel 1938 Ganascia, tornato alla Tartuca, ha una ghiotta chance di vittoria ad agosto, quando la sorte assegna alla contrada di Castelvecchio proprio Ruello. Le ambizioni tartuchine sono peraltro rafforzate dal fatto che la rivale Chiocciola ha ricevuto in sorte un cavallo sulla carta mediocre, Sansano. La Chiocciola, pur scettica sulle possibilità di impedire la vittoria tartuchina, si affida a Tripolino (vincitore a luglio per il Drago), scelta che si rivelerà decisiva. Alla mossa infatti Tripolino parte ottimamente, portandosi in testa già a San Martino. Per contro Ganascia resta nel gruppo delle inseguitrici e non riesce mai a portarsi nelle condizioni di insidiare la vittoria chiocciolina. Quando la Chiocciola conclude vittoriosa, i tartuchini sono accecati dalla delusione: dimentichi delle 3 vittorie (e del cappotto) loro regalate da Ganascia, cercano il fantino con intenzioni non amichevoli, accusandolo di essersi venduto. Ganascia è costretto a rifugiarsi per ore nell'entrone e l'esperienza rompe definitivamente i rapporti tra la Tartuca e Leoni, che mai più correrà per i colori di Castelvecchio.
L'anno dopo Ganascia torna al successo. Ad agosto, nell'ultimo Palio prima della lunga pausa bellica, accetta la chiamata della Torre, che gli affida la monta di Giacchino. La Torre non vince da 29 anni ed è all'epoca la nonna del Palio. Logico che la Contrada di Salicotto dia fondo alle proprie riserve economiche per stringere accordi con le consorelle e soprattutto per avere la meglio sull'unica che può metterle i bastoni tra le ruote, la Selva, grande favorita con Tripolino e Folco. La carriera è un monologo della Torre, che scatta in testa e viene "protetta" dalle alleate che nerbano la Selva. Ganascia può così riportare al successo il rione di Salicotto (che cede la cuffia proprio alla Selva), realizzando la sua quinta vittoria.
Dopo la guerra, la terra torna in Piazza il 2 luglio 1945. L'anno dopo Ganascia corre a luglio per il Montone, montando il cavallo Piero, in una delle carriere più discusse di sempre. La favorita Oca, con Boccaccia su Folco, parte nettamente prima, quando con un ritardo incredibile il mossiere Lorenzo Pini (che già l'anno prima aveva fatto discutere in occasione del "Palio della Pace") annulla la mossa facendo esplodere il mortaretto. Tra le vibranti proteste ocaiole, le contrade tornano tra i canapi e alla nuova mossa è ancora l'Oca a partire prima. Ganascia però si affianca in breve a Boccaccia e lo supera: il Montone riesce a tener dietro l'Oca per tutti i 3 giri e Ganascia vince il suo sesto Palio.
Nel 1947, ad agosto, Ganascia corre nuovamente per la Torre, montando ancora una volta Piero. Le favorite sono Nicchio e Tartuca, ma la mossa premia Torre e Leocorno; al contrario il Nicchio resta sorpreso e parte in netto ritardo, mentre la Tartuca viene frenata dall'ostacolo della Chiocciola. In breve Ganascia vince le resistenze del Biondo, il fantino lecaiolo, e prende la testa facendo il vuoto e portando di nuovo il cencio in Salicotto.
Per il grande Ganascia c'è tempo per un'altra vittoria. In occasione del Palio straordinario del 28 maggio 1950 (dedicato al V Centenario della canonizzazione di San Bernardino da Siena), Ganascia difende i colori del Montone, che corre con l'esordiente cavalla Gaia. Le speranze per la contrada dei Servi sembrano minime e in effetti la carriera pare appannaggio del Nicchio. Al terzo San Martino c'è però la svolta: il Nicchio cade, lasciando a questo punto Lupa e Montone, che fin lì parevano tagliate fuori, a contendersi la vittoria. La cavalla montonaiola è sfinita e pure infortunata, così che Ganascia tenta il tutto per tutto con un'incredibile manovra: il fantino di Monticello Amiata si lascia cadere, travolgendo Tripolino (fantino lupaiolo) che finisce sul tufo, rallentando la propria cavalla Salomè. A quel punto per Gaia, scossa e senza più rivali, è un gioco da ragazzi concludere vittoriosa. Per Ganascia è l'ottavo sigillo, l'ultimo della sua carriera.
Corre altri quattro Palii, poi dopo quello del 2 luglio 1952 pare giunto il momento del ritiro. Ma il successivo 16 agosto avviene un colpo di scena. Ganascia sta assistendo al Palio nelle vesti di semplice spettatore, mentre sulla Lizza succede l'incredibile. Tre contrade, Aquila, Chiocciola e Bruco, cadono ai canapi, e il fantino brucaiolo Boccaccia s'infortuna al punto da non poter risalire a cavallo. Nonostante il regolamento richieda in un caso del genere il ritiro della contrada, per motivi di ordine pubblico viene ordinato al fantino della Chiocciola, Falchetto, di sostituire Boccaccia. Al suo posto viene richiamato proprio Ganascia, che così è costretto a togliersi gli abiti "borghesi", vestendo il giubbetto della Chiocciola. La carriera viene poi vinta dall'Oca.
Ganascia disputa un'ultimo Palio, il 2 luglio 1953, con il Leocorno, poi si ritira definitivamente.

18 settembre 2008

incrediiibbbbbbileeeee




cosa non fanno in america...però complimenti a DERRIK!!

TORNEINO A 7

La UISP e il CSI ogni anno organizzano torneini amatoriali di calcio a 7. Siccome molti di noi (compreso me) non fanno molta attività fisica sarebbe secondo me una buona idea formare una nostra squadra ad uno di questi tornei sia per muoversi un pò che per divertirsi. Le partite a quanto mi dicevano altri che vihanno già partecipato sono infrasettimanali e vengono svolte dopo cena. Ancora non ho chiamato una delle due associazioni perchè prima vorrei sapere chi è disponibile a farlo. Calcolando che 7 vanno in campo sarebbe ideale che componessimo una squadretta di 9-10 elementi mettendo in conto che magari qualcuno alcune volte potrebbe essere impegnato. Io ho già dato la mia disponibilità, i tornei a quanto m'hanno detto iniziano verso ottobre, quindi ancora un pò di tempo per l'iscrizione c'è. Nei commenti chi vuole partecipare lo scriva. Ad inizio settimana prossima se saremo abbastanza provvederò io a chiamare ed a iscriverci. Bonaaaaaaa. NEGRELLI DIXIT

16 settembre 2008

inizia la battaglia per il campetto in Valli

Oggi vorrei parlare del campo da calcetto in Valli, certo non è un mostro di bellezza ma per le nostre partitelle come per molte altre persone va' più che bene.
Ultimamente è sorto un problema (anche se va' detto che già esisteva anche se in maniera più limitata) le reti che impediscono al pallone di fuoriuscire dal campo sono state tagliate, le porte d'ingresso distrutte, per non parlare della rete della porta ormai sparita da diverso tempo, in più sembra che qualcuno non si capisce perchè, si diverta a spargere gesso sul campo per renderlo più scivoloso...
Non so' se il campo appartiene al Bar accanto (quello del Cianca per intendersi!!!) o sia di un circolo Arci o semplicemente al Comune, se dovesse essere così, e sperando chissà che qualcuno legga queste righe, perchè non fare dei piccoli accorgimenti per migliorare questo piccolo campetto che per diversi è un punto di ritrovo e di divertimento gratuito (e a Siena non ce ne sono molti!!!).
...Mica tanto eh!!!...non chiediamo un campo in erba sintetica super tecnologico con tribune e spogliatoi...
giusto due retine nove!!!

Rimanendo in tema calcistico vorrei dettagli magari con un post su questa squadra fattibile di calcio a 7 dunque mi appello al Negrelli che ci dia maggiori delucidazioni e particolari al più presto.

NEWS.
Quest'oggi il buon Ettore Chiesi nonchè cognato del Donnola ha proposto a me e al solito Negro (ancora stiamo aspettando per novità sul calcio a 7!!!) una partia di calcetto tra noi e loro (citti dell'aquila) al Costone, servono almeno altri 5 volontari pronti a dare l'anima in campo.

11 settembre 2008

"amichevole" in quel di valli

Le compagini amaranto si sono sfidate, nuovamente, nella più classica delle partite, nella Valli Arena con migliaia di spettatori a seguito, frastornati dai cori e spossati per i 30 gradi sono arrivati al punteggio finale di 11 a 10, che ha reso vittoria alla squadra che meglio ha figurato.
Passiamo a quel che v'interessa, sapere i voti dei vostri beneamini che avete comprato al fantacalcio.

Twicchi: 6,5 il buon Mattia Filippo Arnaldo della Dalmazia Bicchi, meglio noto come El Twicchi, oggi ha ben figurato nonostante le aspettative nei suoi confronti non fossero delle più rosee, certo in difesa alterna mirabolanti interventi a spaccate a vuoto degne del miglio Bruce Lee, in porta usa il lato C come suo miglior consigliere con risultati positivi. LABORIOSO.
Paolino: 7 oggi il contributo del centrocampista del Barcellona non è stato dei migliori, probabilmente non in ottime condizioni, anche a causa di una maligna unghia che ormai lo tartassa da vari mesi, nonostante tutto riesce a servire assist e a segnare anche qualche gol. STOICO.
Maaarcooo:7 anche lui oggi non è stato su standard elevatissimi, perchè si è spinto un po' troppo in avanti a cercare fortuna, che stranamente bucone com'è, non ha trovato, quando però si è piazzato a far guardia in difesa è passato ben poco. ROCCIOSO.
Leonard: 7,5 il migliore, insieme a Mr. Browns, segna,corre e si sbatte come un dannato, sbatacchia anche in terra, e dio bono mi fa sempre male il ginocchio!!! (n.d.r.) riesce a segnare il gol decisivo che chiude la partita. COMBATTIVO.
Brunèèèllaa:7,5 un ritorno in grande stile quello del briaco della Coroncina, che in difesa non lascia passare veramente niente, corre, non troppo eh!, ma almeno da un notevole contributo alla causa. L'HA SMALTITA!!!

Fran Monc: 6,5 buona la partita del piccolo di casa Monciatti, caratteristiche tecniche simili a quelle del fratello, cioè, rozze (vedi Gattuso) atleticamente però giganteggia, non si ferma un'attimo, in porta pure, è bravo. Però le regole del giuoco calcio ancora non le conosce. DA AMMAESTRARE.
Lor Monc: 7 - corre tantissimo come al solito e come sempre mette quelle gambone e quei piedoni prima degli avversari, di testa pare Flo, ma di piedi pare Di Donato. BIG FOOT.
Negrus: 7 - anche per lui un passo indietro rispetto all'ultima uscita, tira da fuori con una facilità impressionante, e che bombe!!! però non pare motivato come in altre occasioni, spesso rinuncia al contrasto e questo per un difensore è una grave mancanza. SVOGLIATELLO.
Galga: 7+ il migliore dei suoi, si è riscoperto un bravo giocatore in campo, ed ormai ha abbandonato il ruolo di portiere, in difesa è davvero molto bravo, beh, magari atleticamente è migliorabile, ma a lui che gli frega, lui è l'uomo che lo fa sui cavalli! GOBBO SARAGIOLO.
Tommasinoo: 5,5 oggi ha profondamente deluso, si è limitato a tirare ogni tanto e a ballettare su e giù per il campo, quando è stato il momento di segnare ha fatto sempre miserabilmente cilecca. Meno discoteche e più vita salutare!!! PESSIMO.

Donnola: 8 arriva in ritardo, gioca si e no 5 minuti facendo la prostituta ballettando quà e la tra le due squadre....DONNOLA.

10 settembre 2008

8 settembre 2008

AUGURI A NOI!!


Ed ecco qua una bella e stravagante torta perfesteggiare gli ormai 2 anni del "complibotte"
E l'8 di settembre......

6 settembre 2008

I nuovi mostri



vota il sondaggio a fianco dopo aver visto il video.

Stagione della caccia

Per tutti gli interessati: le jene comunicano l'apertura della nuova stagione venatoria 2008/09. Si prega di confermare la validità dell'abbonamento entro e non oltre lunedì 8 settembre! Grazie


5 settembre 2008

Me ne so' andato in Egitto.

Mi dispiace per voi ma è un bluff, ho imparato a usa' Pinnacle Studio, ora se piglio la videocamera ci si diverte come strulli, si fa un film da oscar(Torricelli)!!

4 settembre 2008

4 Settembre 1260

Serate da presenza obbligatoria

Visto il filotto di serate di questi giorni ve le voglio ricordare tutte, con annessi, euri da pagare per poter trangugiare qualsiasi cosa si presti davanti.
Iniziando con venerdì, il 5 precisamente, dove la sighiora Donnola compie il suo diciottesimo anniversario con il suo marito, non che Donnola, dunque entro domani sera obbligatorio portare il denaro.
Passiamo a Domenica 7, questa volta si festeggia un compleanno e non anniversario, anzi se ne festeggiano tre; il Lando, Chopa e Mirko saranno i festeggiati, stesso discorso che ho fatto sopra portare i soldi.
Andiamo a Martedì, il 9, dove i nostri amici dell'Aquila c'hanno invitato a cena, portare soldi, non si sa' entro quando, la Donnola(femmina del Donnola) ci dirà la data di scadenza, ma teneteli pronti.
Lo sò, la cifra per queste serate si avvicina ai 435.223 euri, e me ne duolgo, ma insomma chi si vole gode' l'ultimi giorni prima che ricomincino per il 96% di noi i fasti scolastici....pagàr prego.

Ultima cosa, il diciottesimo del Buchelli è stato rimandato il 4 ottobre, se non sbaglio, nel qualcaso mi correga, all'enoteca.
Ma ancora un poino' pe' organizzacci ci s'ha.

3 settembre 2008

Nuovo pulsante.

Ho inserito un nuovo pulsante. Si tratta di un album dove ci sono foto solo riguardanti la Torre. Ovviamente gli scatti più belli e le curiosità più strane, dunque chiunque fosse in possesso di tale materiale qualora voglia lo invii all'indirizzo email.
ed ora parlo con i collaboratori del blog, s'ha scrivecci un poino'!?!?!?!.

2 settembre 2008

Questa è bella forte.

Luca Zanesi con il suo bellissimo sito non smette di inviarci bellissime perle sulla Torre, questa a mio parere, fantastica.
Sono i preparativi per la cena della vittoria del Palio vinto nel 1939, tenutasi nel 1945 a causa della guerra.

1 settembre 2008

Avviso Compleanno

Scusate per la formalità, sabato 4 ottobre sarà celebrata la festa in onore del mio diciottesimo compleanno, al quale ho il piacere di invitarVi tutti. Vi prego di darmi conferma entro e non oltre giovedì 4, anche lasciando un commento a questo post. Grazie.